ELVIRA SIRIO

Nata a Reggio Calabria, città nella quale risiede.

Laureata in matematica, è docente prima e dirigente scolastica poi.

Appassionata di arte fin da ragazza, segue studi che apparentemente l’allontanano da questo mondo, finché finalmente decide di abbracciare in toto la sua passione. 

Frequenta per molti anni la “Libera Accademia” del maestro Paolo Raffa nella sua città e nel contempo corsi e master in varie località d’Italia. Fondamentale l’incontro con il maestro Roberto Ferri che l’avvicina ad una pittura a cui aveva sempre aspirato.

Si appassiona poi alla scultura seguendo il maestro Mohammad Sazesh nel suo studio di Carrara.

Si perfeziona infine presso l’Accademia d’Arte di Firenze.

Nel 2019 è firmataria a Roma insieme ad altri 12 artisti del Manifesto dell’Effettismo, corrente pittorica fondata dal maestro Franco Fragale.

Nel 2020 entra a far parte dell’Accademia Internazionale di Arte Moderna di Roma

Artista poliedrica, mai convenzionale né ripetitiva, rifiuta qualsiasi schema predefinito spaziando disinvoltamente dal figurativo classico al moderno, dall’astratto all’informale, dal simbolismo al concettuale.

Le sue opere comprendono le sculture, le incisioni, i dipinti, le ceramiche.

Negli anni partecipa a numerose mostre, personali, museali, istituzionali, collettive in Italia e all’estero, vincendo numerosi premi e raccogliendo riconoscimenti vari.    

Sue opere sono presenti in numerose gallerie, pinacoteche e collezioni private.

E’ recensita in vari cataloghi e riviste d’arte.

HANNO DETTO...

Il compito che Elvira Sirio si è prefissata è quello di creare emozioni. La modellazione della materia in creature e soggetti di sua immaginazione, con una particolare attenzione rivolta al mondo femminile, ci porta a parlare di Metamorfosi. Con la scultura per metà donna e per metà rettile ci troviamo di fronte a un essere magico, che esalta il legame tra la donna e la Madre Terra attraverso una raffigurazione serpentiforme che, per ragioni culturali ormai radicate nell'immaginario comune, incute un certo disagio. Il cambiamento è legato al divino (di cui è simbolica l'eterocromia degli occhi), ma percepito come qualcosa di sinistro e poco rassicurante. La Sirio è incredibilmente attuale: come viene vista la donna oggi e quali poteri ha?

Vittorio Sgarbi

Artista poliedrica, di elevata caratura e profonda conoscenza delle tecniche, Elvira Sirio si dedica con perizia alla pittura con incisività alla scultura e con raffinata eleganza alla ceramica. Nella pittura, Elvira, con esplosioni di colori, crea opere informali di grande impatto visivo, mentre alternando luci e ombre, cromie armoniose, pennellate decise e sicure, porta sulle tele scene di vita quotidiana, rappresentazione figurative cariche d'intensità, emozioni e rivelazioni di verità che scaturiscono dalla sua profonda sensibilità e poetica visione. Nella scultura e nella ceramica, l'artista è padrona della materia, sa lavorare ed amalgamare la pasta con professionalità, ottenendo da esse figure altamente qualitative, permeate di una luce che mette in evidenza la vitalità pulsante di esse. Elvira Sirio, maestra indiscussa nelle arti visive, può essere annoverata tra i protagonisti dell'arte contemporanea.

Mario Nicosia

La poetica di Elvira Sirio nasce dalla rappresentazione della natura nelle sue molteplici manifestazioni e formazioni visive. La figura umana, nelle opere dell'artista, si eleva per andare oltre il tangibile, alla ricerca di una sintesi che materializza emozioni e sensazioni attraverso linee, forme e colori, suscitando nello spettatore delle riflessioni sull'essere e divenire. All'artista non interessa una descrizione della realtà cosi come appare ai nostri occhi, ma la ricerca di un'interpretazione di quest'ultima in chiave intima e personale. La pittura è il mezzo attraverso il quale incidere la propria natura sulla tela con il gesto e l'azione pittorica, ma non solo, in un trionfo di tormento ed estasi in continua mutazione e definizione, indagare la natura, il suo complesso modo di rivelarsi, evolversi, svilupparsi e modificarsi. Una natura che è il tutto ed il niente, è l'uomo e la sua complessa macchina vitale che lo attornia e circonda. Questa natura assurge a simbolo, a mezzo attraverso il quale poter esprimere emozioni, impulsi, ma soprattutto sensazioni, a volte più leggere ed altre volte più forti, che il rapporto con le sue importanti manifestazioni ci può concedere. Elvira Sirio dipinge di getto, in modo spontaneo e sincero. Passioni e idee, così, vengono proiettati in una realtà che indica la sua vera essenza.

Arpinè Sevagian

Elvira Sirio propone opere in cui spicca la dovizia rappresentativa di stati emotivi propri dell'animo umano. Questi, resi pittoricamente mediante ampi flussi cromatici atti a definire lo stato interiore della realtà rappresentativa, sono qui, espressione pensierosa ed annoiata del soggetto. Le ampie zone cromatiche fresche e gioiose, fanno da perfetto contraltare (dunque esaltandola) alla condizione umana e giocano un ruolo essenziale nei confronti dell'osservatore. L'artista celebra la figura femminile in un momento quasi bloccato in un attimo atemporale, nel quale l'indagine intimistica svela in maniera naif una ricerca di risposte, di stimoli o di verità che solo il tempo è in grado di manifestare attraverso l'esperienza. La potenza cromatica utilizzata descrive ciò che avviene nel mondo reale portando lo spettatore direttamente al centro della scena rappresentata, nella quale una pittura fresca, viva, sincera diventano elementi espressivi di un linguaggio teso al figurativo. Negli anni, l'artista, partecipa a numerose collettive in varie regioni d'Italia vincendo premi e raccogliendo riconoscimenti. Sue opere sono presenti in gallerie e pinacoteche. La sua biografia e numerose recensioni compaiono in vari cataloghi e riviste d'arte.

Chiara Pittavino

La sua proposta si accosta tenacemente alla tradizione figurativa nella ricerca di un'espressività particolare rappresentata nelle sue iconografie. Riesce in questo modo a tradurre emozioni e a rappresentare psicologicamente volti ed atteggiamenti. Si inoltra in questo modo verso uno studio profondo del volto e del corpo. E' questa una pratica a lungo approfondita e da sempre fondamentale per un'artista. Procede, perciò, per tentativi per arrivare alla fine nella rappresentazione di una serie di volti e di figure che proseguono nella sua intensa attività tesa a completare il suo percorso artistico. Un cammino che è stato tenace, ma che alla fine l'ha condotta all'attenzione del pubblico che coglie nell'artista messaggi profondi.

Mario Guderzo

Elvira Sirio è una delle maestre d'arte più complete dell'attuale panorama artistico italiano. Scultrice, pittrice, espressionista, astrattista, realista, Sirio ha dalla sua una forte caratura tecnica, esperienza e vena creativa notevole, alimentata da una visione del mondo ricca di emozioni e sentimenti. Sirio coglie le vibrazioni invisibili delle frequenze che si muovono nell'aria, le cattura attraverso le percezioni per elaborarle e reinterpretarle in opere d'arte. Le sue statue sono suggestivi esempi di dinamismo, le sue donne sono estroflessione di se, dei suoi stati d'animo, ma anche racconto delle dinamiche legate al mondo delle donne. L'artista si caratterizza per la vivacità del colore, sempre presente, puntuale, meta comunicativa. In Sirio, infatti, il colore è un elemento che comunica sensazioni, angosce, paure, tormenti esistenziali vissuti dalle protagoniste delle opere realizzate dall'artista. L'arte di Sirio è un raffinato racconto di bellezza, nella duratura indagine della storia dell'uomo e delle sue dinamiche che l'artista porta avanti anche mediante un filone astratto ricco di energia e colore, in linea con tutto il suo percorso artistico. Perchè Sirio è un'eterna ragazza dell'arte, piena di dinamismo e di vivacità, di energia positiva con cui cerca di colorare il mondo proponendo stili e raffinatezza.

Pasquale Di Matteo

L’arte contemporanea sembra aver dimenticato uno dei suoi scopi, uno dei suoi obiettivi, una ragione della sua stessa manifestazione. Troppo spesso, negli eventi internazionali e nei musei, troviamo provocazioni e opere che superano il limite del buon gusto con la voglia o con il pretesto di “scuotere le coscienze”, di “far pensare”. Un atteggiamento che viene “venduto” come necessario, come se alla Bellezza fosse preclusa l’azione di risvegliare gli animi e le coscienze stesse. Il maestro Elvira Sirio riporta l’arte ad un periodo nel quale la ricerca della Bellezza era il percorso di una forma che serviva il contenuto per manifestarsi fra la meraviglia e lo stupore. L’arte di Elvira Sirio non è un’arte che vive nel passato né privilegia esclusivamente gli aspetti formali. È l’esatto contrario. La sua ricerca nasce da una sorgente profonda di acqua limpida, nella quale il contenuto diventa una forma di conoscenza. L’Estetica percorre i sentieri della Gnoseologia e dell’Epistemologia e diventa un filtro con cui interpretare la realtà, l’ambiente come livello logico, la cultura stessa dell’uomo non come valore aggiunto ma come stile di vita. Nella sua ricerca forma e contenuto si uniscono in un’unica visione. Elvira Sirio conosce l’arte fin da bambina e quella sua vocazione è strettamente unita alla rappresentazione dei miti, degli eroi, e di tanti altri cicli, sempre, con un’attenzione e uno studio ad un’arte contemporanea che possa celebrare l’unione tra mente e cuore, pensiero e sentimento, nobiltà e Bellezza, proprio quella Bellezza che è il faro di una ricerca seria e coerente.

Giammarco Puntelli

Universo femminile, universo donna, femminilità. Frasi, parole, molto spesso abusate, raramente utilizzate nella piena consapevolezza del loro reale significato. Elvira Sirio, artista e donna calabrese di forte temperamento, delinea e descrive, invece, un mondo con a centro la donna, nel suo più vero significato, nelle sue sfaccettature più ampie. Come fa tutto questo? Innanzitutto per mezzo di una capacità tecnica e coloristica virtuosa, capace di rendere visibile attraverso il segno, la cromia, la plasticità, ciò che intende rappresentare. Ma non basta: la tecnica senza il "sentimento" sarebbe poca cosa. Qui sta l'abilità di Elvira Sirio, cioè nell'attitudine di offrire anima e vitalità a ciò che crea, rivelando non solo di avere piena consapevolezza del proprio lavoro ma soprattutto di sapere cosa trasmettere all'osservatore. Non siamo mai di fronte ad una pittura statica e monotona o blocchi d'argilla o bronzo inanimati. C'è sempre un vento a smuovere forme e pittura, un vento che accarezza come una brezza leggera o scompiglia vesti e capelli come un forte scirocco. Ed è anche questo che aggiunge atmosfera ad atmosfera, vitalità a vitalità, realtà a realtà ma anche sogno al sogno. In questo ampio contesto di vera arte, si rivela la donna come madre di tutto, come protettrice, come ispiratrice di bellezza, come interprete della vita attraverso la musica, l'arte, la poesia, il cinema. Non dimentica nessuna la ricerca pittorica e scultorea di Elvira Sirio e non pone alcuna delle sue donne al di sopra di altre: tutte vivono il loro momento, la loro missione, con grande senso di "fierezza". Ecco cosa unisce e rende uniche tutte le figure dipinte o scolpite dall'artista: sono sempre donne fiere, sia quando rappresentate nella loro intimità, sia quando ritratte all'apice di una carriera sfolgorante. Non sono donne moderne, non sono donne del passato, non c'è né oggi né domani: sono donne universali, testimoni di un continuo presente, cristallizzate nell'assoluta necessità di esserci. Sempre!

Mimmo Di Benedetto

Splendida artista dal mestiere classico e sapiente che nella lavorazione della terracotta, e non solo, ritrova il senso della storia, della disciplina, del fare arte con passione e tecnica sopraffina. I suoi volti, i personaggi, tutto racconta di uno spirito d'osservazione sul reale attento e scrupoloso, ma anche libero nella visionarietà del momento, dell'istante di esistenza vissuta. Anche pittrice Elvira Sirio nel suo eclettismo creativo individua la profonda essenza dell'arte, quella capacità che è solo dei grandi artisti di saper declinare con personalità soggetti e tecniche diverse.

Guido Folco

Elvira Sirio, lirica scultrice di silenti ed enigmatiche figure, ci trasporta con la visione delle sue stupende opere, in un recondito mondo ancestrale, dove messaggi di ricorrenti sogni, ci descrivono le poetiche emozioni dell'artista, che rispecchiano tutta la sua vulcanica fantasia creativa, esaltandone con forza la composizione formale dell'opera. In particolare, in alcune sue opere, si osserva la giusta intimità espressiva rivolta alla figura, contornata da enigmatici volti di donne, modulata attraverso la materia caldamente plasmata, con sobria eleganza compositiva della struttura, sia nella prospettiva dei valori plastici, descrivendo cosi i suoi "Sogni"...trasformati in pura realtà visiva.

Francesco Chetta

Le opere di Elvira Sirio sono manifestazione di sana volontà narrativa. L'abilità tecnica dell'artista si esprime nell'accuratezza del disegno, nella finezza dei rapporti cromatici, nel realismo delle sfumature e dei chiaroscuri. La pittrice accosta i pigmenti a volte eccedendo positivamente nei toni, lasciando che il quadro racconti dialoghi in una dimensione narrativa che non trascende mai nelle allusività dell'iperrealismo.
La luce che avvolge i suoi dipinti evoca messaggi, rimanda a ipotetici presagi e allusività metafisiche.
Di notevole efficacia è il contrasto che si genera tra il realismo figurale e l'illusorietà che si dipana dal contesto narrativo, che lascia aperta la decodifica di un'immagine pur riconoscibile, ma immersa in un'atmosfera di inafferrabile sospensione.

Leonarda Zappulla

Quella di Elvira Sirio è un figurazione che afferma la propria riconoscibile contemporaneità attraverso immagini modellate con senso armonico che lasciano trapelare il colloquio intimo e poetico che l'artista ha instaurato con la materia da plasmare.
Le sue sculture emanano vitalità e i soggetti diventano l'espressione sublimata di un'emozione.
I suoi volti si caricano di un'emotività talmente intensa da risultare immagini bloccate in un attimo eterno, in perfetto connubio plastico ed espressivo.
Sono presenze che evocano impulsi e sentimenti appartenenti ad un lirismo introspettivo, sospese tra una dimensione immaginaria e una contingente, affermano la propria soave consistenza nello spazio entrando nel rapporto comunicativo con il loro fruitore.
La bellezza e la delicata sensualità delle forme viene trattata con una fluidità di realizzazione che travalica la tangibilità della materia per esaltare un plasticismo fatto di grazia e leggiadria.

Monica Ferrarini